Diagnosi

Dal neo sospetto alla profilazione

L'auto-osservazione è il primo passo di un percorso che parte dall'identificazione delle formazioni sospette alla rimozione (dove possibile) delle masse potenzialmente pericolose.

Le modificazioni di un neo, o più in generale della cute, devono essere segnalate tempestivamente al proprio medico curante che potrà indirizzare l’assistito ad un dermatologo. Questo medico specialista può svolgere una valutazione più approfondita ed eseguire alcuni esami specifici per individuare il melanoma. Tra questi i più frequenti sono:

Dermatoscopia in epiluminescenza

Si tratta di un test non invasivo per il controllo periodico dei nei. L'esame è in grado di riconoscere nelle prime fasi il tumore maligno della pelle. Consiste nell'osservazione approfondita delle lesioni che compaiono sulla pelle attraverso alcuni strumenti ottici.

Microscopio laser confocale

Lo strumento viene appoggiato direttamente sulla pelle del paziente. Si possono così ottenere immagini di alta risoluzione.

Esame istologico

È il test che permette di ottenere una diagnosi definitiva per confermare il sospetto che un neo sia effettivamente un melanoma. Si deve svolgere una biopsia attraverso l’asportazione intera o parziale del neo.

Il materiale viene successivamente inviato ad un anatomo-patologo che con un esame al microscopio può riscontrare la presenza di cellule tumorali.  L'asportazione chirurgica del neo avviene solitamente a livello ambulatoriale ed è sufficiente un'anestesia locale.

Il nuovo dispositivo di MAPPATURA 3D E INTELLIGENZA ARTIFICALE PER LA DIAGNOSI DEL MELANOMA

Vectra WB360

Di Claudia Costanzo

Da oggi possiamo, finalmente, avere a disposizione un’altra metodica di diagnosi.

Si chiama “Vectra WB360” ed è stato installato, primo dispositivo del suo genere in Italia, presso l’ospedale Ascalesi, da un paio d’anni il polo satellite dell'Istituto dei Tumori di Napoli.

Nell’arco di una dozzina di minuti questo dispositivo potrà fornire una diagnosi ed indicare i nei a rischio melanoma, visitando fino a 1800 pazienti al mese.


“Vectra WB360”
è  dotato di una tecnologia avanzata per la diagnosi precoce dei tumori della pelle.

Un macchinario analogo ad una tac, ma senza raggi X e con un sistema di telecamere capace di individuare, in pochissimi secondi, tutti i nei a rischio melanoma

Grazie all’intelligenza artificiale il dispositivo è in grado di restituire un indice di fattore di rischio melanoma per ciascuna lesione cutanea rilevata.

Attraverso l’apprendimento automatico basato su informazioni di tipo morfologico, il sistema è pensato per dare supporto al dermatologo nella diagnosi precoce del melanoma.  L’apparato fornisce informazioni geometriche, tridimensionale, cromatiche e termografiche, nonché la variazione di tali informazioni nel tempo. Sulla base di un database di indicatori diagnostici specifici sarà possibile riconoscere in modo automatico i nevi, valutarne il grado di rischio di melanoma e monitorarne l’evoluzione nel tempo.

Caratteristiche tecniche

Questo dispositivo medico per lo screening dermatologico caratterizza e valuta la pericolosità dei nei basandosi su dati raccolti con la fotogrammetria digitale e la termografia all’infrarosso. 

La fotogrammetria digitale è una tecnica che permette di ottenere modelli 3D a partire da foto e video digitali. La termografia a infrarossi consente di rilevare la temperatura delle superfici o dei corpi analizzati misurando l’intensità delle radiazioni infrarosse da loro emessa.

I dati acquisiti includono:

  • dati fotografici : modellazione fotogrammetrica, ovvero la geometria dei nevi con risoluzione 0,2 mm; 
  • dati cromatici e termici: correlazione del dato termografico con il livello di vascolarizzazione;
  • confronto con screening da precedente visita per individuare variazioni. 

In uscita il sistema fornisce un modello 3D della cute, con indicazione dell’indice di rischio di melanoma per ciascuna lesione individuata, accanto all’insieme dei dati caratterizzanti i sospetti melanomi identificati. 

VECTRA WB360 3D cattura quasi l'intera superficie della pelle nella macro risoluzione di qualità permettendo ai clinici di tracciare e monitorare le lesioni pigmentate e le malattie distribuite della pelle. Altre applicazioni comprendono le lesioni pigmentate, la psoriasi e della vitiligine.  

La pratica

Il sistema fornisce un modello 3D ad alta risoluzione della cute del paziente con un elenco dei nevi riconosciuti. Per ogni nevo si registrano le caratteristiche morfologiche, cromatiche e di risposta a stimolo termico. I nevi riconosciuti sono ordinati in base al rischio che possa essere un melanoma, sulla base di un database di indicatori diagnostici di tipo geometrico, cromatico e termografico, parte integrante del sistema proposto. Dopo la prima visita potrà essere valutata anche l’evoluzione nel tempo dei nevi, sulla base di informazioni obiettive.

Il macchinario acquisisce 92 fotografie in un solo scatto e tutte le immagini vengono scannerizzate in appena 12 minuti, creando la mappa in 3D a disposizione degli oncologi. 

«Le immagini ad altissima risoluzione ci permettono di aumentare l’accuratezza diagnostica», spiega Paolo Ascierto, direttore del dipartimento Melanoma e terapie innovative del Pascale, che ha l’ambulatorio dedicato nella sede distaccata dell’Ascalesi in regione Campania. «A un passo dalla stazione e nell’ospedale più vecchio della città, abbiamo messo un gioiello», dice soddisfatto lo scienziato di fama internazionale. 

                           

Applicazioni

  • Mappatura automatizzata dei nevi;
  • Strumento per lo screening del melanoma;
  • Apparecchi di diagnostica medica;
  • Analisi dermatologiche. 
  • Dati oggettivi con cui valutare l’evoluzione dei nevi nel tempo;
  • Velocizzazione della mappatura.
  • Apparecchi di diagnostica medica;
  • Analisi dermatologiche

Vantaggi

  • Mappatura automatizzata, tridimensionale e veloce dei nevi;
  • Raccoglie dati sulla risposta termica dei nevi, quindi sul grado di vascolarizzazione;
  • Individuazione dei nevi a rischio di melanoma grazie all’intelligenza artificiale;
  • Dati oggettivi con cui valutare l’evoluzione dei nevi nel tempo;
  • Riduce il rischio di umano;
  • Dati in uscita in formato DICOM;
  • Apprendimento continuo dai dati acquisiti grazie alle reti neurali convoluzionali;
  • Risparmio su procedure chirurgiche e biopsie

Conclusioni 

L’auspicio è quello che in futuro questo macchinario possa essere presente in tutti gli ospedali dove c’è un reparto di melanoma unit.

Sperando che l’intelligenza artificiale aiuti nella prevenzione affinchè ci siano sempre meno diagnosi di melanoma.

La cosa, a mio giudizio interessante , è la diversità della diagnostica.

Infatti per la prima volta un esame controlla la vascolarizzazione della lesione.

Di contro, a mio avviso, prevedo che i pazienti non accetteranno  di buon grado la novità. 

All’inizio temeranno che questo dispositivo possa “distrarre” l’occhio del clinico.

I nuovi macchinari , così come accade con i farmaci , non suscitano un’immediata fiducia nel paziente.

Quotidianamente i clinici e le associazioni di settore cercano di dare sempre più informazioni sulla pericolosità dei nevi non sottoposti a screening, ma ancora si assiste ad un’ignoranza generale ed è una lotta far comprendere la prevenzione primaria.

La popolazione non ha ancora assimilato i concetti basilari dell’esposizione al sole, dell’importanza della crema solare e della pericolosità delle lampadi abbronzanti.

Un nuovo metodo diagnostico potrebbe rimanere ostico fino a quando, al termine della quarta fase sperimentale sulla popolazione, la metodica diventerà usuale .

Quando ogni ospedale avrà il suo Vectra WB360 e la pratica diventerà comune, potremmo vedere l’impatto che questo nuovo dispositivo avrà nella prevenzione del melanoma.

Un melanoma diagnosticato ad uno stadio iniziale equivale ad una vita salvata.

Bibliografia 

(ANSA) - NAPOLI, 20 Aprile 2022

Associazione Melavivo, sito ufficiale

IL MESSAGGERO: Giovedì 12 Maggio 2022

SALUTE E BENESSERE, sito ufficiale

https://www.youtube.com/watch?v=SzzBue5Fwto  accesso del 01.10.2022

Wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/RGB

Studiosit https://www.studiosit.it/infrarosso-termico/  accesso del 01.10.2022

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