Attività fisica e Melanoma

Lo sport aiuta non solo per evitare il melanoma ma anche per evitare le recidive

Il 20% delle neoplasie è causato dalla sedentarietà. L’efficacia dell’attività fisica nella prevenzione delle neoplasie è dimostrata da numerosi studi scientifici.

Esistono numerosi studi scientifici che hanno evidenziato come il movimento fisico e lo sport siano efficaci nella prevenzione di molte forme di cancro. Si calcola che circa il 20% di tutte le neoplasie sia provocato direttamente dalla sedentarietà. I meccanismi che determinano un effetto protettivo dello sport contro i tumori sono il rafforzamento della funzione immune e la diminuzione dei fattori infiammatori.

Lo sport è utile alla salute psico-fisica in ogni singola fase della vita:

- per bambini e adolescenti: l’attività fisica giova al benessere, aiuta la crescita e possiede infine un fondamentale valore educativo;

- per gli adulti: il movimento aiuta a superare lo stress e le difficoltà quotidiane legate agli impegni lavorativi o familiari;

- per gli anziani: anche dopo i 65 anni bisogna cercare di fare un po’ di moto perché può prevenire e/o attenuare molti problemi psicofisici. Inoltre favorisce la socializzazione.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l’attività fisica è: “qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un consumo di energia superiore a quello in condizioni di riposo”. Anche abitudini quotidiane come camminare a passo spedito andare in bicicletta sono da considerare come delle attività benefiche. Però il moto, per essere utile all’organismo deve però essere effettuato in modo costante e regolare. Solo così l’attività fisica può contribuire a bruciare i grassi e a mantenere un giusto peso-forma. Inoltre è possibile migliorare i livelli di pressione arteriosa, abbassare il tasso di colesterolo del sangue, controllare i valori della glicemia e rallentare l’invecchiamento di ossa e muscoli.   È consigliato praticare 2 ore e 30 minuti (150 minuti) alla settimana di attività aerobica di intensità moderata (correre, nuotare o andare in bicicletta), oppure in alternativa 1 ora e 15 minuti (75 minuti) alla settimana di attività aerobica intensa.

Attività fisica nei pazienti oncologici

Infine l’attività fisica può aiutare anche i pazienti oncologici. Chi fa sport e si mantiene attivo è meno esposto al rischio di una recidiva (cioè alla  ricomparsa della patologia tumorale). Non solo, lo sport può contribuire anche ad alleviare alcuni dei principali effetti collaterali provocati dalle cure anti-tumorali. L’attività fisica è senza dubbio importante e benefica per il paziente ma non può sostituire le terapie. Inoltre non bisogna assolutamente evitare il fai-da-te e seguire scrupolosamente ogni indicazione e consiglio del proprio medico curante. Va concordato una tabella di allenamento che deve tenere in considerazione lo stato di salute generale del paziente e il suo percorso di cura.

Articoli Recenti